Santa Chiara nacque ad Assisi nel 1194 da nobile famiglia. Ancora giovinetta, desiderosa di appartenere solo a Cristo, seguendo l’esempio di San Francesco, suo concittadino, abbandonò il mondo per seguire l’ideale di vita evangelica. Lo stesso San Francesco la rivestì di un ruvido saio e preparò per lei una piccola abitazione accanto alla chiesina di San Damiano, ove fu raggiunta dalla sorella Agnese e da altre generose fanciulle di Assisi. Nacque così il Secondo Ordine francescano, chiamato delle “Povere Dame di San Damiano”, in seguito “Clarisse”.
Chiara visse sempre a San Damiano, nella più assoluta povertà e nella contemplazione. Curò con materno amore le sue consorelle, lavorò indefessamente, amò Cristo con tutta l’anima.
Morì nel 1253 e fu canonizzata da papa Alessandro IV.
Il suo corpo, che ora riposa nella Basilica a lei dedicata in Assisi, fu sepolto in un primo tempo nella chiesetta di San Giorgio. Dopo circa sei secoli, Pio IX autorizzò i lavori di scavo sotto l’altare maggiore per riportare alla luce il corpo della Santa, che fu ritrovato, pressoché incorrotto, il 23 settembre 1850 ed è esposto in permanenza alla venerazione dei fedeli in un’artistica urna di cristallo.